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17 Marzo 2024The path cleared for Bhiksuni ordination in Bhutan
By Ghelogma Pema Deki, Ghelogma Namgyel Lhamo, Tashi Zangmo
Il Chiaro Sentiero dell’Ordinazione Bhiksuni in Bhutan
18th Conferenza Sakyadhita International – Seoul, Corea del Sud, June 23/27 2023
Proceedings, pp 109,110, 111,112,113
di Ghelogma Pema Deki, Ghelogma Namgyel Lhamo, Tashi Zangmo
Traduzione in italiano a cura di Sakyadhita Italia
Nel 2014, a Paro, in Bhutan, si tenne la Seconda Conferenza Internazionale delle monache buddhiste. Durante la conferenza un vivace dibattito diede forza alla richiesta di un’ordinazione di monache novizie (sramanerika) in Bhutan. La cerimonia si tenne proprio alcune settimane dopo e 141 monache provenienti da sette monasteri femminili della regione ricevettero l’ordinazione. Fu allora, all’interno della Conferenza, che sorse in molte partecipanti l’aspirazione alla piena ordinazione monastica femminile (bhiksuni), un desiderio che le monache hanno portato avanti e nutrito sino a oggi.
Nel passato, la maggior parte delle monache conosceva in modo ridotto le norme riguardo all’ordinazione bhiksuni (conosciuta come ghelogma dompa). Non era un argomento di conversazione da trattare confidenzialmente. Le prime generazioni di ghetsulma ne sapevono poco e ancor meno ne dialogavano in merito. Sporadiche conversazioni erano limitate a poche informazioni: il lignaggio delle bhiksuni non era mai stato trasmesso dall’India al Tibet e non era mai giunto in Bhutan.
Fare piani per la rinascita del lignaggio bhiksuni era al di là di ogni immaginazione.
Come dice il proverbio: “non tutte le tempeste arrivano per distruggere”. Alcune tempeste infatti giungono per portare chiarezza nella nostra vita. Recentemente il turbine furioso conosciuto come pandemia Covid 19, ha trasmesso potenti lezioni di impermanenza. La popolazione di tutto il mondo ha grandemente sofferto in molti modi: carenze di cibo e di medicine, perdita delle libertà, lutti nella famiglia e nessun luogo è rimasto esente da questo cataclisma. Tuttavia le crisi hanno portato umana gentilezza e l’opportunità di agire con più saggezza, di pensare fuori dagli schemi e di andare oltre le proprie zone di comfort. Persone che non avevano mai avuto l’opportunità di dare hanno dato; quelle che erano state trascurate hanno trovato sostegno negli amici, nella famiglia, negli estranei e nel loro governo.
Nel caso del Bhutan la comunità religiosa ha portato nella società gentilezza e la preghiera che l’umanità e tutti gli esseri senzienti possano essere liberi dalla sofferenza.
Siamo fortunate del fatto che Sua Maestà il Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck e il Governo Reale si siano dedicati a proteggere il popolo del Bhutan, proprio come un genitore avrebbe protetto il suo unico figlio. Con profonda preoccupazione per le prospettive delle donne e delle ragazze nei monasteri femminili del Bhutan., Sua Maesta il Re, Sua Santità il 70mo Je Khenpo Tulku Jigma Choeda e Sua Maestà la Regina Madre Ashi Tzering Yangdoen Wangchuck, si sono dedicati al miglioramento dell’educazione monastica delle donne e a elevare il loro status nella moderna società.
Sulla base di queste considerazioni il 6 aprile 2021 il Re, con una supplica, chiese a Sua Santità Je Khenpo, guida della scuola Drukpa Kagiu (la più grande scuola buddhista del Bhutan) di concedere la piena ordinazione bhiksuni alle monache che avevano già ricevuto l’ordinazione sramanerika. Questo progetto prese corpo nel bel tempio di Je Khenpo dove si trovavano riuniti anche Sua Maestà la Regina Jetsun Pema Wangchuck, Sua Maestà la Regina Madre Ashi Tzering Yangdoen Wangchuck, Sua Altezza Ghyaltshab Jigma Dorje
Wangchuck (il rappresentante del Re nel Bhutan orientale) e la sua consorte Ashi Yutsho Lhamo. Questo accordo senza precedenti fu rivelato il 25° giorno del calendario lunare bhutanese, comunemente conosciuto come il giorno delle dakini, lo stesso giorno che onora l’incarnazione femminile dell’illuminazione. Infine, le venerabili donne che avevano ricevuto l’ordinazione quali sramanerika furono incoraggiate a prendere questa ordinazione, attraverso la quale avrebbero potuto portare un beneficio ancora maggiore alla società.
Le notizie sembravano molto buone e sostenevano le nostre speranze. Molte di noi sentirono che erano tornati i tempi di Re Trisong Detsen, il grande Re del Dharma tibetano che richiese al bodhisattva Santarakshita di ordinare sette monaci buddhisti in Tibet, portando il buddhismo in Tibet.
L’atmosfera di questo incontro non avrebbe potuto essere più commovente, benedetta dalle grandi statue, sullo sfondo, dei tre fondatori del buddhismo himalayano, il Re del Dharma Trisong Detsen, Pandita Santarakshita e Guru Padmasambhava (comunemente conosciuto come Guru Rinpoche), il quale introdusse il Buddhismo in Bhutan.
L’indimenticabile occasione della prima ordinazione bhiksuni della nostra contemporaneità finalmente ebbe luogo nel 2022. Con grande auspicio, la cerimonia fu tenuta il 21 giugno, una data che non è soltanto il giorno delle monache bhutanesi, ma anche il compleanno della Regina Madre, la reale protettrice del Bhutan. Anche il luogo della cerimonia era di grande auspicio, il Tempio Ramo Tangka ai piedi del famoso monastero Taktsang Palphug, costruito intorno alla grotta di meditazione di Guru Rinpoche.
Il popolo bhutanese inoltre crede che il Tempio Ramo Tangka, dove si svolse la cerimonia, fosse stato fondato da Ghelogma Palmo, tra il X e l’XI secolo. Ghelogma Palmo che nacque nel Kashmir era una principessa la quale abbandonò la sua casa e i privilegi della casta reale per diventare una monaca,
una bhiksuni di grande rinomanza che sopportò immense difficoltà.
Questo giorno storico sarà ricordato per sempre come un momento definitivo, non solo per il Bhutan, le sue monache e la Fondazione delle Monache Bhutanesi, ma anche per la storia dell’intero buddhismo.
In questo giorno, Sua Santità Je Khenpo ha conferito l’ordinazione di bhiksuni a 144 monache. Le monache provenivano da tredici monasteri e fra di loro vi erano anche molte monache che avevano dedicato le loro vite al ritiro solitario. Venti di queste provenivano dal Ladakh e Tashi Jong, nell’Himachal Pradesh, in India.
Nel giorno dell’ordinazione, Sua Santità Je Khenpo condivise il seguente messaggio:
“Vorrei offrire una breve storia dell’ordinazione bhikshuni a tutti coloro che sono qui raccolti. Più di 140 donne, che sono l’incarnazione della saggezza, hanno oggi ricevuto la piena ordinazione di bhikshuni. E’ un momento storico e un ulteriore stadio percorso per essere in sintonia con il cambiamento dei tempi. In questo modo abbiamo anche esaudito i nobili desideri di sua Maestà Jigme Khesar Namgyel Wangchuck e sua Maestà la Regina Madre Ashi Tzering Yangdoen Wangchuck.
Più di 2500 anni fa la comunità bhiksuni, benché fosse fiorita in India, non arrivò nel Tibet quando il Buddha-Dharma si diffuse in quei luoghi. Fu poi proclamato ai quattro venti che la tradizione bikshuni non esisteva nel Tibet. Di conseguenza, alcune persone generarono la visione che le donne non fossero in grado di diventare bhiksuni –concezione che si è mantenuta sino ai nostri tempi– come se fosse un fuoco che si è estinto o acqua che si è asciugata. Io penso che questa visione sia errata.
Poichè ho il titolo di Je Khenpo, sento la responsabilità di preservare e promuovere la tradizione di dottrina e di pratica degli insegnamenti del prezioso Buddha in Bhutan.
Sua Maestà, il Re del Dharma Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, in nome della sua magnanima preoccupazione per le donne che sono entrate nel Sentiero del Dharma ma sono state private dell’opportunità di ricevere la completa ordinazione, considerando anche che ci sono molti monasteri femminili in Bhutan, mi ha affidato l’incarico di ridare vita all’ordinazione bhikshuni.
Ho scelto di ristabilire l’ordinazione bhikshuni attraverso il Sangha maschile del lignaggio del Mulasarvastivada.
Poiché il rituale è condotto seguendo lo scopo voluto da Buddha ed è supportato dalle scritture del Vinaya, non c’è bisogno di un’ulteriore approvazione. Non è il tempo di impegnarsi in dibattiti, negando qualcosa mentre se ne afferma un’altra, ma è il tempo di realizzare opportune priorità e di metterle in azione considerandone gli scopi e i benefici. Non c’è ragione di aver paura o di sentirsi offesi. Le attività illuminate del Buddha sono insegnate per il fondamentale beneficio di tutti gli esseri senzienti. Voi che avete ricevuto l’ordinazione di bhikshuni non dovreste mantenere alcun dubbio rispetto all’aver ottenuto i voti. Non è stato creato un rituale ex novo che contraddice le indicazioni del Buddha-Dharma usando l’autorità de re o del capo spirituale del Bhutan. Ogni volta che, in questi giorni, guardo le immagini di Buddha Shakyamuni, vedo ognuna di esse sorridermi luminosamente. Credo che questo sia una prima indicazione del fatto ciò che sto facendo non è sbagliato. Se queste immagini potessero parlare ho la ferma convinzione che esse direbbero che ciò che stiamo compiendo è eccellente”.
Una delle nuove bhikshuni ci ha detto: “Stando qui, in questi boschi incontaminati, in bellissimi ambienti ad ascoltare le parole del Buddha è qualche cosa al di là di ogni descrizione. Non posso paragonare questa esperienza con niente di già sperimentato nella mia vita intera. A nome di tutte le monache che hanno partecipato a questa ordinazione, voglio ringraziare Sua Maestà il Re e Sua Santità Je Khenpo per aver concordato di darci l’ordinazione. Siamo molto grate a sua Maestà la Regina Madre per il suo instancabile supporto alle monache. Per noi è veramente una Regina del Dharma.
Alcune monache, ordinate oggi, hanno già completato gli studi e sono studiose di fama, con le lauree di Khenpo e Lopenma. La loro storia accademica, ora che sono diventate bhikshuni, sarà potenziata e riconosciuta significativamente nell’ambito dell’insegnamento. A questo si aggiunga che il loro addestramento maturerà e potrà essere considerato completo dopo aver studiato e praticato i precetti del Vinaya stabiliti da Buddha.
E’ immensamente gratificante sapere che queste monache saranno in grado di impegnarsi nel classico itinerario di studi che ricevono i monaci pienamente ordinati.
Il Tripitaka o Tre Canestri degli insegnamenti del Buddha (il testo, conosciuto in Bhutan come Lung Denod Sum), include:
Vinaya Pitaka (Canestro della Moralità)
Sutta Pitaka (Canestro dei Discorsi)
Prajnasiksa (Addestramento nella Saggezza)
Trisiksa, il Triplice Addestramento (Conosciuto in Bhutan come Lam Lhapa Sum) include:
Silasiksa (Addestramento nella Disciplina Morale)
Samadhisksa (Addestramento nella Concentrazione)
Prajnasiksa (Addestramento nella Saggezza)
Non tutte le diverse tradizioni Mahayana richiedono alle monache e ai monaci di addestrarsi negli interi Tripitaka e Trisiksa, tuttavia essi devono mantenere molto seriamente i voti Mahayana che hanno assunto. L’ordinazione completa è importante, specialmente riguardo ai precetti, dal momento che vi è una considerevole differenza fra l’aderire ai precetti quando si è ordinati e invece seguirli senza ordinazione.
Ad esempio, se ho fatto il giuramento di non mangiare carne per un anno, come persona ordinata lo seguirò strettamente per non romperlo. Ma se io ho semplicemente deciso, per conto mio, di non cibarmi di carne senza un voto solenne, è più probabile che io vacilli.
Anche riguardo all’accumulare meriti c’è una considerevole differenza fra il praticare con o senza la completa ordinazione. Similmente c’è un enorme divario fra praticare il Buddhadharma attraverso lo studio e la conoscenza e praticarlo nella vita quotidiana dimorando nei precetti diligentemente. La Fondazione Internazionale delle Monache del Bhutan crede veramente che per permettere alle nostre monache di essere di massimo beneficio alla società, queste abbiano bisogno di essere educate, con la possibilità di accedere a tutti i Canestri degli insegnamenti così da diventarne le legittime titolari.
Le parole del Buddha enfatizzano la massima importanza di permettere alle monache l’accesso a queste risorse, in modo che esse possano dimorare nella loro comprensione e trasmettere il Dharma. Tutto ciò sarà possibile solo ricevendo l’ordinazione bhikshuni e studiando il Vinaya, nonché altri testi correlati che per consuetudine non sono inclusi nei loro curricula.
Dovremmo sempre tenere in mente che, nella quintessenza del Dharma e del Vinaya, è di massima importanza l’insegnamento circa la perseveranza nel domare la mente con Mezzi Abili.
Che i segni di buon auspicio possano risplendere e abbellire il mondo, ovunque. Ora noi possiamo veramente chiamare il Bhutan “terra centrale” poiché in essa sono compresi i quattro Sangha: bhikshuni, bhiksu, upasaka (uomini laici), upasika (donne laiche).
E’ importante essere consapevoli che i leader delle varie discipline, incluso Sua Santità il Dalai Lama, hanno formalmente sostenuto l’ordinazione bhiksuni per molti anni. A questo si aggiunge che Sua Santità Je Khenpo e il suo comitato, dopo ricerche approfondite in questo campo, hanno pubblicato un documento che gioverà a tutti coloro che desiderano conoscere maggiori particolari riguardo alla piena ordinazione e che spiega la sua origine e i benefici che questa porta con sé.
Durante la nostra preparazione per tale evento storico, La Fondazione delle Monache del Bhutan ha consultato, ricevendone il sostegno, tutti gli insegnanti senior e i fondatori dei monasteri maggiori in Bhutan.
Che cada una copiosa pioggia di gratitudine su Sua Santità Je Khenpo, Sua Maestà il Re e Sua Maestà la Regina Madre per la loro compassionevole guida nel sostenere le donne che hanno dedicato la loro vita al Dharma.
Per conto delle monache del Buthan vorrei cogliere questa opportunità per ringraziare gli sponsor e gli amici della Fondazione delle Monache del Bhutan per averle sostenute sin dal loro inizio. Questa impresa piena di significato non sarebbe stata possibile senza il pieno supporto del Corpo Centrale Monastico Zhung Dratshang, incluso il presidente del Paro Dratshang. Ringraziamo il locale governo di Paro, il gabinetto dell’organizzazione del Bhutan per averci offerto un ambiente gradevole e salubre e per aver montato le belle tende che ci hanno ospitato. Possano i meriti generati essere condivisi da tutti gli esseri senzienti e possano tutti gli esseri godere degli insegnamenti del Buddha per sempre. Auguriamo a Sua Maestà Re del Dharma, a Sua Santità Je Khenpo e a Sua Maestà la Regina Madre vite piene di salute e caratterizzate da longevità e felicità”.