Donne Praticanti che si ispirano e si sostengono vicendevolmente
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Traduzione a cura di Sakyadhita Italia
Perché nell’ambito delle nostre relazioni, specialmente quelle sessuali, molto spesso ci comportiamo come dei ragazzini viziati? Siamo totalmente fuori controllo. Pensiamo: “Voglio avere tutto ciò che desidero!”.
Dobbiamo crescere, dobbiamo maturare. Dobbiamo davvero avvalerci al meglio di quelle qualità che sono specificatamente umane. Il lato sessuale della nostra natura appartiene alla parte animale del nostro corpo. Cosa abbiamo in comune con gli animali? Bene, agli animali piace mangiare, gli animali vogliono trovare un bel posto dove stare, vogliono copulare. Diamo a questa pulsioni tutti i nomi più romantici, ma in fondo si tratta dello stesso istinto, a meno che non sia accompagnato dalle qualità di autentica responsabilità, attenzione verso gli altri e rispetto.
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Il primo precetto è il voto di non togliere la vita, che significa ‘non uccidere’. Si riferisce a tutti gli esseri, non solo agli esseri umani, ma anche agli animali, agli insetti, ai pesci, a tutti gli esseri che hanno coscienza. Perché il Buddha mise questo precetto al primo posto? La ragione è che, per ognuno di noi, ciò che è più importante è la vita. Anche se restiamo privi di tutto quello che possediamo, non vogliamo perdere la nostra vita per nessuna ragione, a meno che non si tratti di suicidio. Anche gli animali non vogliono morire. Gli animali hanno il terrore di morire. Anche gli insetti hanno paura di perdere la vita. Allora, che diritto abbiamo noi di togliere la vita a un altro essere? Non vogliamo che qualcuno ci uccida. Quindi, perché poniamo così poca attenzione alla vita degli altri, specialmente a quella degli animali o degli insetti? Spruzziamo sostanze velenose su di loro, senza curarci dei loro sentimenti e delle loro sofferenze. Non siamo nemmeno compassionevoli quando ci sbarazziamo di loro; molti animali soffrono enormemente a causa del modo in cui li uccidiamo.
Quindi questo voto, questa promessa, quest’aspirazione di non uccidere più, significa affermare, con ogni essere senziente che giunge alla nostra presenza: “Non avere paura, io non ti farò del male. Con me tu sei al sicuro”.
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Avete presente tutte quelle persone che si danno da fare e vanno in giro… ma non comunicano veramente con gli altri. La gente spesso le evita e cerca di allontanarsi da loro. Perché? Perché mancano di vera compassione. Pensano di avere compassione, ma in realtà non è così: vogliono solo interferire con la vita degli altri e controllarli. Dobbiamo quindi essere vigili e abili iniziando dall’esaminare la nostra mente, le nostre motivazioni e le nostre risposte e verificando che siano genuine e autentiche.
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Se trovate un Maestro, un Lama, probabilmente avrà dei discepoli. Una delle prime cose da osservare, quando si è alla ricerca di un Maestro, è che tipo di persone lo circondano, se vi piacciono o no. Sorattutto gli studenti anziani sono simili al Maestro nei loro atteggiamenti. Vi piacerebbe essere come loro? E’ una consideranzione importante. Il Guru li ha condotti lì ed è lì che voi vorreste arrivare?
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Faccio sempre un esempio, quello del mattone. A livello ultimo il mattone è vuoto. Anche dal punto di vista della fisica quantistica il mattone è spazio ed energia, è vuoto. Ma se vi colpisco con quel mattone, vi farò male, vi verranno dei lividi. Non importa quanto io dica: “è vuoto, vuoto, vuoto”, sarete colpiti in testa. Questo è il dato di fatto. Ci sono tutte queste persone con la loro terminologia pretenziosa, con la loro sapienza, ma quando si arriva al dunque non si può altro che constatare che: c’è il maschio, c’è la femmina e c’è il patriarcato.
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Le nostre relazioni non sono affatto un ostacolo alla pratica del Dharma. Possiamo servirci dei nostri legami famigliari, dei nostri cari, amici e colleghi per coltivare l’etica, la generosità, la pazienza e tutte le altre Paramita (‘Perfezioni’). Lo sviluppo di queste qualità è essenziale per percorrere il sentiero spirituale e le relazioni sono il mezzo con cui le sviluppiamo. Perciò abbiamo bisogno delle altre persone.
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Questa eccessiva enfasi su Me, Me, Me, Io Io, Io, i miei desideri, i miei desideri, tutto è per me, è tutto mio… non funziona. Le persone malate di mente sono generalmente ossessionate da se stesse. Non riescono a parlare di nient’altro che non sia di sé. Questo è un modo per comprendere che non stanno bene. Possono anche essere molto affascinanti, tuttavia sono interessate solo ai loro problemi, ai loro blocchi mentali, alle cose terribili che hanno patito nella loro infanzia o nelle loro catastrofiche relazioni. Sono così completamente ossessionate da se stesse che non riescono a pensare ad altro. Se voi cercate di cambiare argomento, portandolo su qualcosa di più generale, mostrano immediatamente di annoiarsi e velocemente ritornano a parlare di se stesse, Io, Io, Io. Questo è un segno di qualche tipo di nevrosi.